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Radio Centro Idea Live
edit selector_ un omaggio al compositore L.B. Enrico Di Troia (EDIT)
Serviva Sinner per riportarci nell’Olimpo del Mondo di uno sport, diciamocelo, molto meno popolare del Calcio. Se non altro per il tipo di tesserati che frequentano questo bellissimo sport. Era ed è uno sport d’elite, individuale , dove se non hai un circolo non impari, non giochi. Però Yannick Sinner ci ha riportati tutti, non alla famosa coppa vinta (fra tante polemiche) in Cile, ma alla realtà di un Italia che – nel giorno del bis di Bagnaia in moto GP – non è solo quella esclusa dai mondiali di Calcio.
Tutto questo per dire che da due settimane almeno stiamo seguendo le gesta di un sud tirolese che qualcuno ha anche additato di non essere italiano.. Ma il suo linguaggio forbito, attento e colto proprio in questi giorni ce lo fanno amare come l’immagine di un bravo ragazzo cresciuto in una bella e sana famiglia. Nato a San Candido non poteva che mettersi prima gli sci ai piedi prima di prendere in mano la racchetta, quella stessa che oggi ha fatto chiudere il discorso con la bestia nera Australia dopo essersi sbarazzato per due volte ieri (la seconda epica) del numero UNO al mondo. Quel Djokovic che lo aveva alla fine battuto alla finale ATP di Torino.
Ma oggi si è preso la rivincita anche Matteo Arnaldi che – battendo al terzo set Alexei Popyrin – aveva già compiuto quella mezza impresa che ha spianato la strada per alzare il Trofeo in quel di Malaga.
Il successo infine non può che essere di tutta la federazione, dal capitano/allenatore Volandri che ha saputo selezionare per la nuova nazionale un gruppo di ragazzi eccezionali, da Sonego a Musetti, Bolelli, Arnaldi, che oggi hanno ricevuto la visita a sorpresa di Matteo Berretini ed alla fine hanno alzato la coppa insieme al capitano dell’Italia che fu.. Nicola Pietrangeli sugli spalti, per l’occasione UNICA ma speriamo non più sola.
Massimiliano Montenz
Scritto da: Massimiliano Montenz
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