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Radio Centro Idea Live
The-Zone, puntata del 13 settembre 2024 The Zone
Il 19 dicembre 1996 si spegneva a 72 anni a causa di un tumore al pancreas Marcello Mastroianni: si trovava a Parigi, città che lo aveva accolto insieme alla compagna regista Anna Maria Tatò, ultimo approdo di una vita costellata di amori e storie tormentate.
Attore indimenticabile, interprete di film che hanno fatto la storia del cinema italiano e di importanti spettacoli teatrali, riuscì a conquistare diversi premi – dai Golden Globe ai David di Donatello.
Nato a Fontana Liri, nel Frosinate, il 28 settembre del 1924, il padre era un falegname e la mamma una casalinga. Iniziò a lavorare come disegnatore tecnico per il Comune di Roma, dopo aver conseguito il diploma di perito edile. Alla fine della guerra cominciò a prendere lezioni di recitazione ed entrò a far parte del Centro Universitario Teatrale. Nel 1948 debuttò sul grande schermo con la trasposizione cinematografica de I Miserabili di Riccardo Freda.
Si sposò con Flora Carabella quando aveva 26 anni. Si separarono vent’anni dopo, nel 1970, ma non divorziarono mai. Ebbero una figlia, Barbara, un anno dopo le nozze. Marcello fu padre una seconda volta nel 1972: ancora una femmina, Chiara, avuta da Catherine Deneuve.
Il film “I soliti ignoti” del 1958 di Monicelli lo consacrò tra gli attori del momento.
“La dolce vita” di Fellini nel 1960 lo fece emergere tra il grande pubblico, facendo di lui un divo internazionale e conferendogli l’appellativo di latin lover, a cui per tutta la vita cercò però di sottrarsi.
Così raccontò Mastroianni l’incontro con Fellini, avvenuto a Fregene nel 1958, quando il regista gli propose il ruolo del giornalista che si occupa di eventi scandalistici per il suo capolavoro:
«Eravamo a Villa dei Pini. C’era anche Ennio Flaiano. Fellini mi parlò, in termini molto vaghi com’era abituato lui, del film e del ruolo che intendeva affidarmi. Io gli chiesi: ‘Posso vedere il copione?’. E lui: ‘Ennio, fagli vedere il copione’, disse a Flaiano. Flaiano mi porse una cartella: dentro c’era soltanto un disegno pornografico, che raffigurava un uomo dal sesso spropositato e creature marine che gli nuotavano intorno, come in un balletto stile Esther Williams».
Indimenticabili poi le interpretazioni di Mastroianni nel film “Divorzio all’italiana” di Germi.
Fellini lo diresse ancora in “Otto e mezzo” nel 1963.
Con Sofia Loren, con cui formò un binomio che ha fatto la storia del cinema italiano, recitò in numerosi film, come “Una giornata particolare” di Scola, “Ieri, oggi e domani”, “Matrimonio all’italiana”, “I girasoli” di Vittorio De Sica.
“Con Sophia ci siamo sempre intesi a meraviglia. Se mia madre andava al cinema e mi vedeva con altre interpreti mi telefonava preoccupata: Marcè, che hai fatto? Hai litigato con Sophia?”.
Fonte immagine in evidenza: Mastroianni l’assassino, Italy – PICRYL – Public Domain Media Search Engine Public Domain Image
Scritto da: Skatèna
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