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La stanza del nonno (24) Enrico Di Troia (EDIT)
And I mean it from the bottom of my heart…
Il 13 maggio 1950 nasce a Saginaw, Michigan, USA, Stevland Hardaway Judkins, in arte Stevie Wonder, cantante, autore, produttore, polistrumentista.
Cieco dalla nascita, fu un enfant prodige, divenendo un artista affermato che aveva solo 11 anni.
Nel 1961 Ronnie White dei Miracles lo fece conoscere a Berry Gordy della Motown, che lo mise sotto contratto e cambiò il suo nome in Little Stevie Wonder.
Stevie Wonder ha da sempre mescolato alla musica l’impegno sociale: per esempio, grazie a lui si festeggia oggi, ogni terzo lunedì di gennaio, il Martin Luther King Day, per riflettere sul valore della non violenza.
Altri motivi d’impegno per il cantautore sono la fame nel mondo e la lotta all’AIDS e all’apartheid, che l’hanno visto coinvolto come attivista dell’organizzazione USA for Africa o promotore di numerose iniziative nel corso degli anni.
Per rendergli omaggio, propongo l’ascolto della ballata I Just Called to Say I Love You, il suo primo singolo estratto dall’album del 1984 The Woman in Red e che all’epoca riscosse un grande successo internazionale.
Stevie è tra gli artisti ad aver espresso il proprio malcontento per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel campo della musica.
Lui, assieme ad oltre 250 artisti, tra cui Billie Eilish, Nicki Minaj, Elvis Costello, R.E.M., Mumford & Sons, Katy Perry, Norah Jones, Ja Rule, Jason Isbell e persino i Pearl Jam, ha firmato una lettera aperta indirizzata alle aziende tecnologiche, agli sviluppatori e alle piattaforme di streaming contro l’AI generativa che utilizza il loro lavoro senza autorizzazione.
Fonte immagine in evidenza: https://www.flickr.com/photos/thomashawk/14223151191
Scritto da: Skatèna
Aut. SIAE n. 15084/2024
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