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Interviste

Non Smorzà Abbassa con Alex Brunori e lo scandalo FB-Cambridge Analytica

micRiccardo MamelitodayMarzo 13, 2024 69 10

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    Non Smorzà Abbassa con Alex Brunori e lo scandalo FB-Cambridge Analytica Riccardo Mameli


Riccardo Mameli torna ad ospitare Alex Brunori in collegamento da Dubai che – alla viglia delle nuove elezioni americane – ci racconta in maniera dettagliata e circostanziata come, nelle elezioni che portarono alla vittoria inaspettatamente Donald Trump, ebbe un fondamentale ruolo (per usare un eufemismo) il lavoro sporco di una società che – nata nel 2013 – morì opportunamente subito dopo nel 2018 grazie alle rivelazioni di un ex collaboratore che furono pubblicate su The Guardian.

Ma con Alex Brunori si parla anche molto del suo Un libro un disco un’idea e a domanda di Mameli sul grande cantautore Lucio, Alex risponde che Battisti senz’altro fu un grande, e soprattutto lo fu l’accoppiata artistica con Mogol che può essere messa in relazione con un’altra accoppiata storica (il paragone è decisamente illustre) quella fra Elton John e Bernie Taupin. Crearono entrambi alchimie rarissime che quando accadono producono risulta incancellabili.

Tornando all’intervista Alex suggerisce anche il libro : Il Mercato del Consenso (come ho creato e poi distrutto Cambridge Analytica) che racconta le rivelazioni del whistleblower  Christopher Wylie (ex collaboratore della stessa C.A.) che in effetti più che creare la società, ne è stato l’artefice della fine perché le sue rivelazioni pubblicate dal tabloid inglese alzarono il coperchio sui documenti che raccontarono al mondo le condotte poco ortodosse che hanno prodotto lo scandalo fra Facebook e Cambridge Analytica stessa.

Cambridge A. aveva preso da FB dati da 87mln di account (illegalissimo) , e la scoperta di tale condotta è l’inizio della sua fine.

Ma cos’era C.A. ? La società nasce nel 2013 all’interno di SCL Group società privata inglese di Intelligence che ha stretti legami con la famiglia reale, con partito conservatore ed il suo artefice e direttore (fra gli altri) era  Alexander Nix che lo trovavamo anche a capo di altre 9 aziende tutte specializzate nelle consulenze politico-militari con rapporti con il famigerato Steve Bannon (Alex lo definisce il genio del male) che contribuì a radicalizzare la destra americana a tal punto (elezioni di D.Trump) che quando lo stesso Presidente fu messo sotto accusa e perse le elezioni successive, si rese in parte responsabile degli attacchi al Campidoglio del 6 gennaio .

In pratica C.A. aveva utilizzato tecniche di psicometria,  datamind, data analsys, per profilare psicologicamente le persone che sono dietro gli account per influenzare qualsiasi interesse personale, acquisto, hobby fino alla scelta più importante: il voto.

Si hanno ormai certezze che l’operato di C.A. ha influenzato la campagna di voto a favore di D. Trump ed anche lo svolgimento del voto in Gran Bretagna che portò alla Brexit.

Cambridge Analytica utilizzò strategie e brevetti che furono creati da FB usando dati linguistici e NON per profilare e conservare dati utili a creare quadri della personalità venduti poi al miglior offerente.

Quindi le rivelazione del “pentito” Christopher Wylie a The Guardian decretano il collasso nel 2018 di C.A. ma tutto ciò ha avuto modo di continuare all’interno di FB che oggi addirittura è diventata un’azienda la cui proprietà detiene il controllo della maggior parte dei social (Instagram) e delle interazioni sul web

230 mln di americani selezionati secondo 32 diversi profili emotivi, i cui dati sono stati utili per influenzare tutto l’influenzabili incluso il voto.. alla faccia del paese più libero al mondo ci verrebbe da dire..

La raccolta illecita di dati personali da parte di Cambridge Analytica è stata segnalata per la prima volta nel dicembre 2015 da Harry Davies, giornalista di The Guardian. Il giornalista riferì che Cambridge Analytica stava lavorando per il senatore degli Stati Uniti Ted Cruz  utilizzando i dati raccolti da milioni di account Facebook senza il consenso dei rispettivi utenti. Tutto ciò porto Mark Zuckenberg davanti al congresso degli Stati Uniti a render conto..

.. a questo per le tante e dimostrate violazione l’antitrust americano avrebbe potuto distruggere FB e invece a fine 2018 troviamo dentro FB ex della CIA del FBI ed ex operativi della Difesa tutti con ruoli apicali.. a pensar male a volte ci si becca..

Ascoltate tutto il podcast dell’intervista

Questi i brani suggeriti in trasmissione da Alex Brunori

I’m Afraid of America – David Bowie

Ramstein – America ( We are living in America.. Coca Cola sometimes War.. )

 

Intervista a cura di Riccardo Mameli

Articolo a cura di Massimiliano Montenz

 

 


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