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Interviste

Arresti al carcere minorile Beccaria di Milano, intervista a Suor Paola

micMassimiliano MontenztodayAprile 25, 2024 18

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    Arresti al carcere minorile Beccaria di Milano, intervista a Suor Paola Massimiliano Montenz


Dopo gli arresti al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, a carico di guardie carcerarie che si sarebbero rese colpevoli (con la copertura del loro Capo) di violenze ed abusi su alcuni minori, abbiamo intervistato Suor Paola che divenne famosa per le sua fede calcistica verso la Lazio che la vidi protagonista allo stadio ma anche nel salotto di Fabio Fazio che fu l’ideatore e conduttore di Quelli che…il Calcio .

Molti non sanno però che Suor Paola, da 40 anni si occupa di volontariato a Roma presso il carcere di Regina Coeli nella capitale  e dedica un’altra parte importante del suo tempo all’assistenza di ragazze madri in varie case famiglia. Le abbiamo chiesto quale è il suo rapporto con i detenuti ma anche con i responsabili della loro detenzione. Due anni fa per la sua opera Suor Paola ha ricevuto il diploma al merito da parte della Presidenza della Repubblica. Dalle sue parole ne esce fuori un quadro positivo almeno limitatamente alla sua esperienza in quello che comunque è da considerarsi uno dei più grandi ed importanti penitenziari italiani.

Le abbiamo chiesto di esprimere il suo parere circa le parole pronunciate da Don Rigoldi che – come Lei – da oltre 40 anni ha donato il suo tempo ai detenuti proprio nel carcere incriminato a Milano. Al quotidiano La Repubblica, per l’intervista della giornalista Zita Dazzi, Don Rigoldi ha ammesso infatti di non essersi mai accorto di quanto stava succedendo. Cosa che in effetti a noi suscita qualche perplessità, se non altro per il senso di colpa che lo stesso Don Rigoldi ammette di sentire per questa sua mancanza di consapevolezza.

Suor Paola ovviamente ha ribadito le buone cose in atto a Regina Coeli e quanto diversamente (questo ci pare chiaro a noi)  invece padre Vittorio abbia saputo a Roma instaurare anche con i volontari un clima ed un organizzazione di serietà e competenza senza le quali nessun operatore avrebbe possibilità di dare alcun aiuto specialmente fra i detenuti.

Restano i fatti bene denunciati anche dai rapporti costanti della associazione Antigone che registrano il 101 suicidio nelle patrie galere in soli 16 mesi. Forse la politica – crediamo – dovrebbe metter mano seriamente e una volta per tutte, ad una gestione della materia carceraria per rivoluzionare un sistema che oggi rappresenta una realtà fra le peggiori nell’Europa che conta. Non delegando solo al volontariato l’onere della soluzione di piccoli e grandi problemi che persone come Suor Paola possono solo attenuare a livello umano e spirituale.

Infine alla lazialotta non potevano mancare due domande sul futuro della prima squadra della capitale, e su questo ci pare Lei abbia nel Presidente Lotito una grande fiducia spesso non egualmente riposta dalla piazza!

Articolo e podcast a cura di Massimiliano Montenz – redazione Radio Centro Idea


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