Chi è nato negli anni ’60, inizi anni ’70 ha conosciuto quest’oggetto misterioso che fu la cassetta registrata. Sembra trascorso un secolo (poco meno) ma è difficile spiegare alle ragazze ed i ragazzi d’oggi l’emozione che ti creava aver composto la tua playlist sulla cassetta a nastro.
Ci si cimentava anche spesso a registrare dalla radio pezzi musicali rubandoli dalle trasmissioni e stando attenti (con le dite che passavano velocissimamente dal tasto REC rosso alla pausa) a non registrare la voce dello speaker che puntualmente interveniva – da contratto – a rientrare in voce prima della fine del brano.
Se volevi quindi scaricare illegalmente gli album era l’unico modo… o no ? Eh si infatti ce n’era un altro. Andare dai negozi di dischi o da amici più scaltri ed organizzati che trovavano il modo di venderti cassette perfettamente registrate – diciamo così – dagli originali.
C’erano quindi due mercati, quello artigianale fra gli amici nelle scuole, e quello illegale degli addetti ai lavori che si organizzavano per arrotondare.
E poi ci sono stati loro, i fratelli Frattasio (la storia è vera) nel film interpretati da Luigi D’Oriano (Erry), Giuseppe Arena (Peppe), Emanuele Palumbo (Angelo) che trasformano una storia di passione e sogni vissuta nella loro Napoli in una avventura di carattere internazionale. Nel magico capoluogo campano degli anni ’80, dove Maradona è una divinità, Enrico “Erry” Frattasio trasforma i mixtape che fa per i suoi amici in un impero, grazie all’aiuto dei suoi fratelli Peppe e Angelo. Una clamorosa impresa che cambierà le loro esistenze, reinventerà il concetto di pirateria in Italia e porterà la musica nelle vite di tutti.