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L'Arca di Noè, terzo viaggio... 3 ottobre giornata della Memoria Paolo Parnasi e Paolo Pioppini
todaySettembre 18, 2024 61 66
Si è spento stamane, nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo dove era ricoverato, Salvatore Schillaci detto Totò: aveva 59 anni e da tempo lottava contro un tumore.
Oltre ad aver giocato con il Messina, la Juventus e l’Inter, lo scugnizzo del Cep di Palermo era divenuto famoso per le sue prestazioni e reti (ben 6!) ai Mondiali di Italia ’90, quando la nostra Nazionale si classificò terza.
In quell’occasione Schillaci si aggiudicò anche i titoli di capocannoniere e di migliore giocatore della competizione.
Nello stesso anno, poi, giunse secondo nella classifica del Pallone d’oro, alle spalle del tedesco Lothar Matthäus, vincitore con la sua squadra del mondiale italiano.
Totò si era sposato due volte e lascia tre figli: Jessica, Mattia e Nicole. Mosse i suoi primi “calci” nel Messina e con due grandi allenatori, Scoglio e Zeman. Fu proprio quest’ultimo a lanciarlo in B.
Il 1989 fu l’anno decisivo per la sua carriera calcistica col balzo in avanti dovuto al suo approdo alla Juve. Fu un anno a dir poco magico, visto che segnò 15 reti in 30 gare di campionato, motivo per cui il c.t. Azeglio Vicini decise di convocarlo per i Mondiali di Italia ’90, durante i quali trascinò la nostra squadra in semifinale.
Terminata l’avventura Mondiale, si spense anche la scintilla di Schillaci in Nazionale.
Nel 1992 passò all’Inter, dopo di che andò a giocare in Giappone, nella Jubilo Iwata.
Nel 1997 abbandonò il mondo del calcio e intraprese la carriera televisiva prendendo parte a programmi come L’Isola dei Famosi , Quelli che il calcio e Pechino Express, e recitando nel ruolo di un boss mafioso per la serie “Squadra antimafia – Palermo oggi”.
Fonte immagine in evidenza: https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Schillaci#/media/File:Salvatore_Schillaci_(Italia)_-_Mondiale_1990.webp
Scritto da: Skatèna
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