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Radio Centro Idea Live
L'Arca di Noè, dodicesima tappa Paolo Parnasi e Paolo Pioppini
todayNovembre 2, 2024 41 15
Sono passati 4 giorni da quando le inondazioni hanno devastato la Spagna del Sud.
Cresce il bilancio delle vittime: le morti accertate sono ad ora 214. Non si conosce invece il numero dei dispersi: i morti potrebbero trovarsi anche nelle centinaia di automobili travolte dalle esondazioni dei fiumi e che ora sono accatastate lungo strade, binari delle ferrovie o all’interno di sottopassaggi.
Stamane, durante la conferenza stampa, il primo ministro spagnolo Sánchez ha osservato che questa alluvione non solo è stata la più grave che abbia riguardato il Paese in epoca recente, ma l’Europa intera.
Ma perché è piovuto così tanto nel Sud della Spagna? La causa delle precipitazioni abbondanti e prolungate è da ricercarsi nel fenomeno meteorologico della gota fria (“goccia fredda”) o DANA (acronimo che sta per depresión aislada en niveles altos, “depressione isolata nei livelli alti” dell’atmosfera). La gota fria si origina dallo spostamento di una massa di aria fredda proveniente dalle correnti a getto, i forti venti d’alta quota che si possono immaginare come grandi fiumi che attraversano l’atmosfera: in pratica, da un’ansa di uno di questi fiumi d’aria, una “saccatura”, si separa una specie di isola di aria fredda. Se alle quote più basse le temperature sono più alte, l’aria fredda in alta quota, più pesante, scende e si crea un moto convettivo, cioè un’instabilità atmosferica che genera i temporali. Il vapor acqueo presente nell’aria calda che sale si trasforma in precipitazioni.
Ora, specialmente in questa stagione autunnale, sulla penisola iberica il formarsi delle DANA è più che normale, ma in questi giorni le precipitazioni sono state molto intense perché prima c’era stata una forte evaporazione dal mar Mediterraneo, e perché la depressione è rimasta bloccata a lungo sulla stessa zona, cosa che ha concentrato le piogge. In meteorologia si parla di “vortice stazionario”, o cut-off: la DANA era circondata da zone di alta pressione (anticicloniche) molto stabili che hanno impedito alle correnti a getto di spostare la zona ciclonica.
Poco fuori Valencia, a Chiva, in sole 8 ore sono stati misurati 491 millimetri di altezza pluviometrica: «Quello che normalmente piove in un anno intero», ha spiegato l’Agenzia statale di meteorologia (AEMET) spagnola.
Il riscaldamento globale in atto, dovuto in primis all’immissione nell’atmosfera di grandi quantità in eccesso di gas serra, renderà le alluvioni più frequenti in alcune regioni del pianeta.
Immagine in evidenza: https://www.sportmediaset.mediaset.it/formulae/alluvione-valencia-in-dubbio-i-test-precampionato-del-mondiale_89573148-202402k.shtml
Scritto da: Skatèna
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